TERAMO – Dieci anni fa, il 18 marzo 2005, moriva l’eroe teramano Stefano Bandini. Era alla guida del Canadair che cercava di spegnere un rogo sulle colline della Versilia, a Serravezze, ma qualcosa, troppe cose, andarono storte. Stefano, allora 38enne, quando capì che il suo velivolo antincendio che aveva toccatoi fili dell’alta tensione, stava precipitando, preferì andare incontro a morte certa dirigendosi verso il mare per evitare di cadere su case, una scuola o l’ospedale. Le comunità locali lo onorano ogni anno con grandi celebrazioni, grate e a perenne ricordo, lo Stato da un lato gli ha conferito la medaglia d’oro al valor civile, dall’altro non riesce ancora a dargli giustizia, con un’inchiesta colpevolmente lenta e cieca a clamorosi depistaggi e sparizioni di documenti probatori. Ma Teramo nostra e gli studenti teramani hanno Stefano nel cuore. Ancora una volta, e in questa occasione ancor più per il decennale, domani a mezzogiorno una cerimonia raccoglierà tutti quelli che lo hanno conosciuto e apprezzato alla villa Comunale che porta il suo nome, in viale Bovio, dove c’è la lapide che ci ammonisce a non dimenticare un giovane eroe teramano.
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